E’ Battisti il punto di partenza di Inverno Ticinese, l’EP pubblicato nel 2017 dai Coma_Cose. Il titolo di questa traccia indica chiaramente quale album ne la sia fonte d’ispirazione. In particolare il duo formatosi a Milano prende il brano d’apertura, Abbracciala Abbracciali Abbracciati, come audio-spunto per la sua Anima lattina con due “t”. Dunque non il Battisti più popolare, ma quello che cominciava a spiazzare i fan cercando nuove modalità espressive. La nostalgia non si nasconde qua e là, ma è dichiarata dalla prima rima. Rimane in sospeso per acquistare significato nel ricordo che appare poi: Ne apro una da 66 / Che poi sono gli anni di mio papà / aveva gli occhi tristi / e in macchina Battisti / Guidare verso Jesolo / le mani sul volante / Erano grandi come le zampe di un leone. Il resto appartiene al presente ed è uno scorcio di momenti trascorsi insieme da Fausto Lama e Francesca “California” (i Coma_Cose fanno coppia anche nella vita) a parlare e bere birra fino alla mattina. Complici la notte e il cemento metropolitano, quell’autunno che potrebbe diventare soltanto un ideale da difendere non si tinge di colori caldi, piuttosto sono i neon dargli luce, sulla stessa lunghezza d’onda di un tappeto sonoro alterato rispetto al suo modello. Ma la sorpresa, per modo di dire, è che l’armonia si rivela molto vicina a quella di un’altra canzone degli anni 70. Basta ascoltare l’intro, prima del celebre assolo di chitarra, per averne prova. Alcuni figli delle stelle sentono il bisogno di conoscersi ed appartenersi, non sono spiriti liberi destinati all’effimero di un solo incontro.
ANIMA LATTINA Coma_Cose – Il video su Youtube