Il telegatto è un premio che veniva assegnato dal 1971 per iniziativa di TV Sorrisi e Canzoni. Solo nel 1984 la cerimonia divenne un evento televisivo, col nome di Gran premio internazionale dello spettacolo. Prima che ciò accadesse, questo curioso esemplare della specie felina era già apparso sugli schermi, all’interno di una trasmissione che avrebbe avuto lunga vita: Superclassifica Show. Poca somiglianza con l’immobile statuetta, colori e fattezze da paffuto Doraemon, gongolava in forma di cartone o di pupazzo: era il Supertelegattone, che prendendo a prestito la voce dell’imitatore Franco Rosi cantava la sigla del programma. Introdotto da squilli di tromba, si presentava e si metteva al centro dell’attenzione, non solo come riconoscimento ambito dai migliori dello showbusiness, ma addirittura come loro scopritore. Ad esempio Claudio Cecchetto senza il suo tocco non sarebbe arrivato dove è arrivato. Ciò implica che, lungo una linea genealogica del talent scouting, discenderebbero dal Supertelegattone anche personaggi come Jovanotti, gli 883 e Sabrina Salerno, per dirne alcuni.
Oscar, come voleva farsi chiamare, era il doppione buffo del premio dorato. Di sé diceva, intonando un azzeccato motivo del musicista Walter Camurri: come tutti i gatti / vivo sopra ai tetti / appoggiato all’antenna centrale / io controllo la tv locale. Ed era una faccenda importante, la copertura dell’etere sull’intero paese tramite il controllo di reti sparse; se ne interessò anche qualche pretore. Nel passaggio dal monopolio RAI al duopolio RAI-Fininvest, regolarizzato dal primo governo Craxi nell’84/85 e poi dalla legge Mammì nel ’90, Superclassifica Show ha attraversato tutte le fasi. Partita nel 1977 dalle frequenze di Telemilano58 e di altre emittenti locali, nell’80 andò in onda su Canale 5, che poteva trasmettere a livello nazionale, in principio grazie a un gruppo di tv associate e poi col suo unico logo. Qui nel 1995 ci fu un cambio di formula, con titolo accorciato (Super) e nuova conduzione affidata a Gerry Scotti. Ma il periodo più significativo rimane quello degli anni 80, quando il programma era entrato nelle abitudini domenicali di molti italiani, che si collegavano per seguire quel mix di esibizioni, interviste e la hit parade ripresa da Tv Sorrisi e Canzoni. Il conduttore storico del programma, nonchè suo ideatore, era Maurizio Seymandi, a cui si devono anche le parole di questa sigla.
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